Le bocce sono ferme, si devono tirare le somme: credere, obbedire, combattere e andarsi tutti a nascondere.
Lo sapete che io sono il meno indicato a scrivere di politichese, infatti questo non è lo scopo di questo indegno post, ma solo bacchettare un po' tutti, quelli che cantano vittoria, e quelli che si leccano le ferite. Ma prima consentitemi di fare una semplice osservazione, che mi sale dal cuore, o dalla pancia, se si preferisce.
Qualcuno, assai bonariamente in verità, mi accusa di essere politicamente perso: si tratta di una carissima amica e lo può dire, ma al di fuori di questo e di altri blog, insomma nel parlar comune si sente dire e sostenere che la cultura, la letteratura, l'intellighenzia debba essere di sinistra. Chi non lo fosse sarebbe da definire un povero cretino. Per i più giovani dirò che sta storia è vecchia, l'aveva inventata Palmiro Togliatti, uomo di estrema e raffinata intelligenza, per scavare un solco tra quello che sosteneva lui e il Partito e quello che invece ribattevano i suoi avversari politici.
Niente di più falso.
Benedetto Croce ha scritto un testo che fa scuola da sempre, il titolo "Poesia e non Poesia". La sua teoria è che non ci sia una poesia (intellighenzia per traslato) di serie A e una di serie inferiore, bensì o è Poesia o non lo è. Punto. Così c'è buona lettera e pessima letteratura, cioè non letteratura, indipendentemente dalla collocazione politica dell'autore.
Tanto per essere chiari: io non sono un cretino, sono colto e intelligente, addirittura geniale, eppure non sono di sinistra.
Fine della digressione.
A bocce ferme diremo che un solo nemico è morto: mille siamo gli uccisori. Versi di Archiloco, grande lirico greco del quarto secolo.
A mio modesto parere sono stati tutti sconfitti.
BERSANI- Il grande generale, colui che sentiva di essere il predestinato, è il primo e forse più cospicuo perdente. Parte con la sicumera e la prosopopea del vincitore. "Ho vinto le primarie, ho preso la maggioranza assoluta su quattro milioni di italiani, vincerò a mani basse, e quelli me li sbrano". Capito nada. Ha vinto su quattro milioni di iscritti al PD, ma gli italiani sono tanti, milioni di milioni come le stelle di Negroni. Comunque ha dimostrato di saper perdere una partita vinta, perché Berlusconi e la sua coalizione erano distanti a novembre di ben 14 punti! Gli sono arrivati a mezzo punto. Colpa sua che non ha fatto una campagna aggressiva, come Grillo, come lo stesso Berlusconi; non ha capito quello che volevano gli italiani; ha continuato a parlare di agenda di governo che aveva al primo posto la questione della Giustizia, la questione del conflitto di interessi, senza capire che agli italiani interessava il posto di lavoro, la sicurezza nelle strade, cose così, spicciole, alla portata di tutti e forse troppo misere per il Presidente del Consiglio unto del Signore col sigaro spento tra le dita.
Il peggio è che adesso men che meno mostra di avere chiara la rotta da seguire: va a fare la corte -adesso, dopo aver detto peste e corna di loro- ai Grillini. Mettiti a far cri cri cri, chissà che non funzioni. Sorbole Bersani, cosa dirai e cosa farai adesso?
Tranquillo ci sta già pensando il professor mistero oscuro, il grande D'Alema a toglierti le castagne dal fuoco.
BERLUSCONI- Adesso il grande imbonitore, si maschera da moderato puro, sgarra sul viso il suo sorriso più smagliante, ma visto che non può essere lui in persona personalmente (direbbe Catarella) a guidare il prossimo governo, inizia l'operazione leccamento delle chiappe di Bersani, perché faccia il definitivo harakiri e si allei con lui in un abbraccio mortale. Io sono il vincitore morale, strilla da Arcore in giù, mi davano per morto e invece i morti erano loro. Anche il suo Milan pensava di farcene quattro e per un pelo perdeva. Lui invece nel suo piccolo era convinto di avere vinto alla Camera, e di governare il paese, facendo lui la proposta a Grillo e ai suoi. Non ha capito nada de nada. Non è la destra che è morta, bensì la sua persona che è odiosa al 70% degli italiani. Rimane un 30%, che lo voterebbe anche dopo la morte fisica, in ricordo e in memoria. Quelli sono i voti della coalizione di destra e nessuno glieli contesta, ma anche lui ha perduto: il 15% in cinque anni, e non mi sembra poco. E non c'entra niente la secessione di Fini, perché è costata una manciata di voti solamente: li ha persi lui con la sua politica a senso unico, senza mai voltarsi indietro, basata sulle chiacchiere e le battute di spirito. Altre battute non interessano che i cultori del gossip.
GRILLO- È il grandissimo perdente. Certo amici miei. Sta rintanato dentro casa perché non vuole apparire, non vuole declamare versi, ne stronzate, soprattutto perché ha paura che qualcuno gli chieda: e adesso mister, che si fa? È stata una cavalcata della Walkirie andar a prendere voti a destra e a manca, di sopra e di sotto. Facile distruggere, facile dire è tutto uno schifo, via tutti arrendetevi che siete circondati Si sono arresi pifferaio; il 25% degli italiani ti ha dato il voto, una massa enorme. Adesso che ci fai con 105 deputati e 70 senatori? Vai al governo del paese? E che ci vai a fare? Cosa cazzo capisci tu della politica vera, dei rapporti tra paesi europei? Adesso vedi bello che sono cazzi amari. Devi tirar fuori le palle se ce l'hai e non scappare nella tua villa di Genova, perché già arrivano i questuanti a chiederti di pagargli le bollette. Cosa ti pensavi, grullo, che ti davano il voto gratis? Hai già perso la tranquillità, fra poco perderai la faccia quando ti accorgerai quanto siano fedeli i tuoi elettori. Puoi sperare solo in una cazzata solenne di Bersani, dai che forse la fa, di una delle solite stronzate di Berlusconi, che nessuno dei due sappia come mettere le cose in ordine e che in tre mesi si torni a votare. Allora prenderai il 45% dei voti e allora sì che sei fregato, perché dovrai farlo tu o il tuo sosia il governo del paese. Hai già prenotato un volo per il Tibet? Fallo: di lì all'Himalaja il passo è breve e lassù accanto allo jeti non ti verrà a cercare nessuno, credi a me.
MONTI- Povera anima, anima de li mortacci sua. Il salvatore della patria l'ha preso di dietro un bel calcione. E pensare che ci aveva creduto e si era alleato con le mummie, gli avanzi della politica di destra, i transfuga, gli zombi della DC. Con noi si vince, era il grido della grande coalizione di centro. In hoc signo vinces, e io ci metto la mia faccia da prete spretato avevi pensato e tutti saranno qui davanti a sbavare.
Invece niente, il popolo sovrano ti ha scaricato, te e le tue tasse pro MPS, credevi che gli italiani non se li sapessero fare due conti? Non saranno grandi matematici, ma i conti della serva li imparano da piccoli, mica a scuola, nelle strade. Così ti hanno fatto il gesto dell'ombrello e tu ci sei rimasto come uno stronzo fuori dal cesso. Meglio dimenticare la tua stagione come la peggiore del dopoguerra. Mai stato a Monfalcone, fiorente cittadina del Friuli, vicina a Trieste, sede della Fincantieri, dove vengono costruite -non assemblate, costruite- le gigantesche navi che solcano gli oceani? Era una cittadina piena di luci d'estate e di inverno, piena di negozi scintillanti di merci, con la gente friulana che portava dipinto in faccia il benessere, perfino con l'ultimo governo Berlusconi, pensa tu. Vacci adesso: sembra di stare in un cimitero. Alla sera è tutto buio: il 75% dei negozi ha chiuso, non per colpa della recessione in cui ci aveva portato Berlusconi, ma per colpa delle tasse che hai imposto tu e la tua banda. E tu volevi vincere le elezioni per far felice la Merkel? Ma va a dar via il culo.
CASINI- Due parole, perché di più non merita. Un grullo che si crede uno statista, un chiacchierone che parla sempre bene, mai inciampa, ha sempre le risposte preparate, non dice nulla a braccio; ci si dovrebbe fidare di uno così? Infatti il suo minuscolo partito è diventato un partitino, una monnezza. Io sono sereno, diceva ieri sera in TV a denti strettissimi e cercava il suo cappotto per scomparire. Scompari per sempre, come i tuoi colleghi nuovi, che hai portato alla rovina politica insieme a te.
I GRANDI TROMBATI
INGROIA- Un PM che fa il PM a Palermo e si presenta a Palermo cosa voleva fare? Ma non lo sapeva che a Palermo lo odiavano? Così stupido vorrebbe governare l'Italia? Si faccia la barba che sembra un pezzente sporco e poi impari a parlare chiaramente.
DI PIETRO- Questa è la prima delle immense gioie che ho avute: il congiuntivo imperfetto, la coniugazione perifrastica passiva, la consecutio temporum fuori dai coglioni. Grazie Gesù di avermi dato questa soddisfazione prima di morire.
FINI- Oh Dio, che grazia che mi hai fatto! Adesso potrei morire contento. Il Presidente della Camera fuori dal Parlamento!
ahahahahahahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Fa male Gianfranco? Dove ti fa più male al cuore o al culo?
Non pensavi certo di farcela con quel gruppo di appestati come te che ti ha seguito. Hai tradito una coalizione, hai fregato le tasse con il tuo famigerato appartamento di Monte Carlo; non ti sei dimesso da Presidente della Camera, pur facendo politica attiva. Sei un maiale e il popolo sovrano te lo ha chiaramente espresso.
Ora tocca agli ITALIANI vedere se riusciranno a salvarsi avendo messo in piedi, sovranamente questo bel baraccone. Non so come faranno, ma confidiamo nell'unico NON PERDENTE, cioè Giorgio Napolitano.
Dimenticavo: la figura di merda più grande l'ha fatta "der möchte gern Kanzeler werden" (traduco questo detto crucco: il vorrei volentieri diventare Cancelliere) Peer Steinbrück, il candidato alla Cancelleria dei Socialisti tedeschi. Ha detto che in Italia hanno vinto due clowns. Che lo dicano gli italiani può anche andar bene, ma un tedesco no. Gli auguro di far la fine di Fini e Buttiglione. Ma la cosa peggiore il governo tedesco non ha chiesto ufficialmente scusa al popolo italiano, che non è un popolo di pagliacci, come pensano loro, ma un popolo intelligentissimo, che ha dato una lezione ai suoi uomini politici.
Eccolo il vero vincitore di questa tornata di elezioni: IL POPOLO ITALIANO.