domenica 21 febbraio 2010

DIFENDO MOU CONTRO TUTTO E TUTTI

Oggi è domenica, quindi cazzeggiamo felici e contenti svolazzando insieme ai venti con la "e" aperta.
Ieri sera avevo invitato i miei due maschi a vedere la partita della beneamata contro quei pescatori della Samp, ma chi con una scusa "Fa freddo" Federico-scusatio, chi con un'altra "Non mi va di lasciare troppo a lungo sola Edyta" Alessandro-scusatio, mi hanno lasciato solo a combattere contro il Festivalle, che sicuramente Annamaria avrebbe voluto seguire, pensavo. Invece mi sbagliavo, perché anche lei aveva le biglie piene di Antonella Cicciona cicciò ed il suo caravanserraglio, e poi perché anche lei è della stessa fede dei suoi uomini.
Ebbene sí: siamo una famiglia interista e ce ne vantiamo; e che nessuno pensi che oggi sia fin troppo facile chiamarsi tifosi nerazzurri e che quindi anche noi, come tanti, eccetera eccetera, il solito piagnisteo italiota. No, egregi amici, no! Io sono diventato interista nel 1946, quando Massimo Moratti era nato forse da un paio di anni; quando Benito Lorenzi guadagnava 40.000 lire al mese, che sono circa 10.000 euro di oggi, non un milione di euro o poco meno di certi campioni odierni.
Ho fatto tutta la trafila: ho visto i tanti insuccessi ed i pochi successi di questa squadra, ma ero a San Siro con Annamaria, Doddi, Vannuccio e Antonio Coates il 12 maggio del 1965 quando battemmo il Liverpool 3-0 con il fatidico terzo gol di Giacinto Facchetti.
Quindi ho il diritto di parlare e di dire che, malgrado certi suoi atteggiamenti troppo da guascone, io rimango dalla parte di Mou, anche quando scimmiotta un carcerato portato via in manette come ieri sera.
Ha dato la sua impronta a questa squadra e il suo carattere; ha fatto lucidare ai suoi giocatori le due palle che hanno per poter in dieci battere il Milan del Berlusca (che soddisfazione, ragazzi, ma che soddisfazione!), e per sfiorare di vincere in NOVE contro undici ieri sera. L'unica palla gol l'ha avuta davanti al suo piedino Samuel Eto' o: l'ha sparata giusta, ma è stato bravo Storari a prendergliela.
Che poi il Mou dica peste e corna di Mazzarri (ma chi è?), di Bettega (è ricicciato, e Moggi dove sta nascosto?) della Sensi e di Ranieri a noi interisti va benissimo. Abbiamo già un presidente troppo signore, se il nostro allenatore sparla di qualcuno ha la nostra totale solidarietà.
Mou, sei tutti noi.

1 commento: