venerdì 26 febbraio 2010

COME QUANDO FUORI PIOVE

È linguaggio da pokeristi: indica la scala dei valori dei singoli colori. Una scala all'asso di cuori vale di più di una all'asso di picche. Che combinazione: nel gioco del poker i due rossi stanno davanti ai due neri.
Altra combinazione: sto scrivendo un romanzo dove alcuni personaggi per comunicare fra loro hanno una specie di blakberry dove al posto delle lettere dell'alfabeto compaiono immagini, come alla TV. Andavo in giro a petto in fuori pensando di aver inventato chissá che marchingegno, assolutamente di fantasia, perché io scrivo storie, non invento pezzi del futuro. Comunque me ne vantavo con me stesso.
Ieri, girando tra i canali col telecomando diventato incandescente. ho captato al volo una trasmissione dove si parlava di un nuovo telefonino che prossimamente sarà sul mercato internazionale, dove al posto delle lettere dell'alfabeto stanno una variegata serie di simboli, pupazzetti insomma, che permetteranno al colto (ormai in estinzione) e all'inclita (in enorme espansione) di comunicare ancor più rapidamente e senza bisogno di controllare doppie, accenti né tantomeno gli aborriti apostrofi.
Ma che bella scoperta!
Allora bella gente, se voglio scrivere a Mary Carpona "sto venendo da te" premo su un pupazzetto che cammina (più schematico di quello di Johnnie Walker, molto molto più semplificato), e quello sono io che svolazzo verso la bella, poi premo una faccina sorridente, e quella è Mary Carpona che mi aspetta giuliva e compiacente. E se invece fosse incazzata e non tanto compiacente? Niente paura: c'è il pupazzetto della bella incavolata, un musetto con la bocca piegata verso il basso e gli occhi piccoli piccoli.
E se abbiamo un avversario politico cui vogliamo fare i nostri complimenti per una sciocchezza (eufemismo) che ha detto ad "Annozero" o a "Porta a porta"? Tutto nei simboli: una faccia larga come una padella sarà il nostro politico poi una vacca che alza la coda e...plaff! ne molla una di quattro chili, sarà l'attributo che gli destiniamo.
Bellissimo! Mi prenoto.
Ma vi rendete conto, bella gente, di quel che stanno combinando? Già nelle scuole si vedono i risultati di questa mancanza totale di esercizio sulla lingua italiana, infatti oggi c'è il linguaggio dei telefonini e perché si scrive xke, e già una buona metà dei ragazzi comincia a confondersi, mentre l'altra metà è ben confusa da tempo. Provate ad immaginare adesso quello che succederebbe in pochi anni nella stragrande maggioranza dei nostri ragazzi. Parlerebbero usando l'alfabeto, chiaramente, ma non saprebbero tradurre i suoni emessi in parole scritte, mentre nella generazione futura forse qualcuno già potrebbe aver provveduto a mettere in mano ai ragazzini un qualcosa che gli consentirebbe anche di risparmiare il fiato: il blakberry che parla al posto tuo, basta premere i pupazzetti.
Questo è il progresso immaginato per noi da queste multinazionali dei miei coglioni: il ritorno all'età della pietra.
Dovrebbero vietare per legge la diffusione sul territorio nazionale di simile infernale aggeggio, dovrebbero. Ma se ci guadagnassero non lo vieterebbero di sicuro. Volete scommettere, bella gente?

2 commenti:

  1. Come Quando Fuori Piove .. ne ho sentita spiegazione quando mio marito ha insegnato ai miei figli a giocare a poker (il maschio non ha ancora smesso, adesso gioca pure on line)
    TU non hai spiegato che sono le iniziali dei quattro semi (Cuori Quadri Fiori e Picche), che fu l'unica cosa che capii, ai tempi, essendo io in grado di giocare solo alla peppa tencia.
    Ma questo era il dito! Diamine! Della luna volevo commentare che hai ragione a lamentare la povertà di linguaggio. Pensa che Zanichelli ha catalogato 2800 termini in via di estinzione (ho l'articolo qui, di fianco al p.c., perchè volevo postare about). E pensa che tra le parole segnalate a rischio estinzione (col simbolo del fiore-carte da gioco, che coincidenza) ci sono: uggioso, oblio, ameno, artefice. E zotico. Zotico come certe frasi scritte in stile BlackBarry.

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  2. Uggioso? Mamma mia! E come potrò descrivere a me stesso il mio stato ad ogni levata dal letto alla mattina da qui all'ultimo dei miei giorni?
    Oblio? Così quasi la metà delle poesie dei romantici ottocenteschi rimarrebbero monche in molti versi.
    Ameno? E come immaginare la faccia di certa gente?
    Artefice? Per sostituire tale paroletta bisognerà usare un giro di...parolette.
    Zotico? Poco male: oggi ce ne sono tanti di termini, per esempio Talebano.

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